ANNO 25 n° 110
Tagliate due classi
alla scuola di Lubriano
L’ira del sindaco: “Rischio chiusura”
27/07/2012 - 09:47

VITERBO - Mancano meno di due mesi all'inizio del nuovo anno scolastico e la Tuscia torna di nuovo ad affrontare la difficile situazione dei plessi scolastici nei piccoli comuni. Questa volta a lanciare l’allarme è Giuseppe Pagliaccia, sindaco di Lubriano, dove sono state tagliate due classi della scuola primaria, mettendo seriamente a rischio la sopravvivenza dell’istituto.

“La scuola primaria di Lubriano è l’unica del comprensorio della Teverina a garantire il tempo prolungato – ha spiegato Pagliaccia -, modello che consente di fornire, oltre a piani formativi di altissimo livello, anche attività extracurriculari e contemporaneamente dare risposta alle necessità organizzative dei genitori, impegnati nelle proprie attività lavorative”.

“La decisione presa farà si che gli alunni dovranno coattivamente frequentare un'altra scuola subendo l’interruzione del percorso educativo e didattico, scelto e seguito sino ad ora, in favore di un altro non voluto, che non appare né migliore né più funzionale di quello precedente – ha incalzato il primo cittadino -. Le classi verranno divise e i bambini, di sette anni appena, perderanno ogni contatto con i propri amici e compagni, con i quali sono stati sin dai tempi della scuola dell'infanzia, per doversi inserire con nuovi compagni, perdendo anche il contatto con le insegnanti che fino ad ora li hanno seguiti”.

Quello che lascia perplesso il sindaco di Lubriano, inoltre, è che la disposizione non prenderebbe in esame il problema della sicurezza degli edifici scolastici. “Quello di Lubriano è un edificio di recente e strutturale rifacimento – ha dichiarato -, che fornisce ai bambini, e di conseguenza ai genitori, garanzie e tranquillità anche in termini di sicurezza. Le vicende che hanno colpito prima S. Giuliano di Puglia, poi L'Aquila ed infine l'Emilia Romagna pongono questo aspetto come prioritario su cui non si può e non si deve certo derogare. Chi gestisce la cosa pubblica, in questo caso la scuola, ha l'obbligo di amministrare applicando i criteri del buon padre di famiglia mettendo davanti a tutti gli interessi dei piccoli utenti e prima ancora la loro incolumità”.

Queste tematiche sono state affrontate nel Consiglio Comunale convocato appositamente sulla problematica della scuola da cui è scaturito, con il consenso unanime di tutti i consiglieri, oltre alla ferma opposizione alla soppressione delle due classi e la conseguente richiesta del loro reintegro nel plesso di Lubriano, la necessità di lavorare affinché le autorità scolastiche, che fino ad ora hanno agito unilateralmente, concertino insieme alle amministrazioni comunali una vera razionalizzazione dell'offerta scolastica.

“E' qui che si gioca la partita vera per presentare al territorio il miglior servizio possibile – ha concluso Pagliaccia -, al fine di agevolare le esigenze dei piccoli alunni e dei loro genitori, programmando preventivamente una proposta comprensoriale più equa, adeguata, sicura ed efficiente possibile, anche in previsione dell'accorpamento da parte di tutti i comuni della Teverina di una importante funzione come quella dell'organizzazione e gestione dei servizi scolastici”.




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