ANNO 25 n° 110
Tracciato low cost, c'è chi dice no
Il Comune di Tarquinia boccia il progetto preliminare Anas e chiede modifiche
10/09/2015 - 11:06

TARQUINIA – Il Comune di Tarquinia boccio senza possibilità d’appello il progetto preliminare dell’Anas per la realizzazione dell’ultimo tratto della superstrada Orte – Viterbo – Civitavecchia. Si tratta del cosiddetto tracciato low cost, lungo15 chilometri, che va da Monte Romano Est all’Aurelia, alle porte di Civitavecchia. L’ipotesi formulata dall’Anas prevede che la superstrada passi nelle Piane del Mignone: una soluzione che ridurrebbe i costi dai circa 700 milioni, richiesti dal demenziale progetto che prevede la costruzione di lunghi tratti in galleria, a 260 – 280 milioni.

 

Ma non appena l’Anas ha presentato l’elaborato preliminare c’è stata la levata di scudi del sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola, che ricopre anche la carica di presidente della Provincia. Le barricate sono state innalzate nel corso di un incontro, svolto martedì a Tarquinia, cui hanno preso parte i rappresentanti del Comune, delle cooperative e delle organizzazioni agricole. ''E’ scaturito un no unanime al progetto preliminare – spiega Mazzola -, che ci darà più forza per sostenere le nostre richieste all’Anas''.

 

Il sindaco di Tarquinia e presidente della Provincia non teme che la presa di posizione della sua amministrazione possa rallentare il completamento di un’opera in costruzione da decenni. ''Non chiediamo la luna – afferma -, ma il rispetto del nostro territorio, della sua economia e dei cittadini. Se L’Anas accoglierà le nostre osservazioni, non ci saranno problemi. Deve essere chiaro che il progetto così com’è non può passare''.

 

Poi mazzola passa a elencare quelle che definisce “criticità” del progetto Anas: ''Le Piane del Mingone – argomenta – sono caratterizzate da lotti di 5-10 ettari di terreno, eredità dei piani di bonifica e di sviluppo rurale degli anni Cinquanta, che sono diventate aziende agricole fiorenti, che sarebbero danneggiate dal passaggio della superstrada; il tracciato ipotizzato – aggiunge – allontanerebbe i flussi turistici da Tarquinia e dai suoi siti archeologici, proclamati patrimonio dell’umanità dall’Unesco, con ripercussioni negative sulle strutture alberghiere e turistiche''.

 

Ad avviso di Mazzola, gli abitanti del suo comune, con il nuovo progetto Anas, subirebbero anche una vera e propria vessazione: ''Non prevede – rileva - uno svincolo vicino a Tarquinia, ma d’innestare la superstrada sull’Aurelia, futura A12, con la costruzione di un nuovo svincolo in località Montericcio - Piane del Mignone''. E non è ancora tutto: secondo il sindaco servono garanzie sul proseguimento della manutenzione e della messa in sicurezza dell’Aurelia bis. ''Deve restare – conclude – una strada per il traffico locale e come percorso alternativo, considerato il pessimo stato in cui versa la provinciale Valle del Mignone''.

 

Insomma, Mazzola vorrebbe una superstrada abbastanza vicina a Tarquinia per portare turisti, merci e servizi, ma contemporaneamente abbastanza lontana dai territori più pregiati. Resta da vedere quanto costerebbero le modifiche richieste. Purché non si torni agli impossibili 700 milioni di euro.

 

Allo stato dell’arte, è in corso la costruzione del tratto Cineli-Monte Romano Est, lungo 6,5 chilometri, per un costo di 117 milioni di euro, tutti a carico della Regione Lazio.

 

 




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