ANNO 25 n° 89
Tripudio per Spirale di Fede
Folla al Pilastro per applaudire lo sforzo dei 154 facchini guidati da Pino Loddo
30/08/2015 - 11:02

VITERBO – Spirale di Fede illumina la notte del Pilastro. Sessanta i facchini che si sono dati il cambio sotto la Minimacchina del Pilastro, tra gli applausi delle famiglie e dei tantissimi che hanno deciso di essere presenti a questo appuntamento d’apertura della tradizione del trasporto.

 

Alle 21 il ''sollevate e fermi'' dal piazzale dell’Ok Center scandito dal capofacchino storico Pino Loddo. 154 ragazzi il numero complessivo della squadra, comprensivo dei portatori e di chi invece si sta facendo le ossa gestendo altre mansioni. Grande festa nel quartiere di Nello Celestini, a cui questo trasporto 2015 è stato dedicato. Commozione per le girate per Luca Brancadoro, colonna del Comitato Festeggiamenti Pilastro prematuramente scomparso lo scorso anno, e Giorgio Kuzminsky e Antonietta Perriaca scomparsi il 13, e 28 giugno. Girata dedicata a chi lotta contro il cancro davanti al Bar Dei.

 

La Macchina è apparsa, a questa sua seconda uscita, ancora più convincente e capace di richiamare alla memoria la bellissima Spirale di Fede di Palazzetti/Valeri. Una Macchina che ha segnato un’intera generazione, che negli anni Ottanta ha conosciuto per la prima volta l’emozione del trasporto e della sera del tre settembre.

 

Quest’anno, rispetto alla scorsa edizione, sono stati aggiunti cinquanta lumini. L’illuminazione a fiamma viva ha interessato la parte merlata della struttura, omaggio alle mura medioevali della città di Viterbo. Il momento del trasporto ha incoronato una giornata intensa per tutti i facchini coinvolti. Facchini che si sono radunati alle 16 per la sfilata che da Viale Bruno Buozzi l’ha portati alla basilica di santa Rosa. I ragazzi si sono raccolti per la messa e un momento di preghiera davanti al corpo della patrona. Poi il tradizionale giro, con la commovente tappa nella chiesa di San Faustino e il canto ''Mira il tuo popolo''. Quest’anno insieme ai facchini del Pilastro i loro omologhi di San Lanno.

 

In tantissimi sono accorsi per applaudire lo sforzo di quello che la tradizione vuole come momento di apertura dei trasporti, che culmineranno con ''la mossa'' a San Sisto del tre settembre.




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