ANNO 25 n° 117
Un colpo accidentale o omicidio?
Da chiarire le cause del decesso di Orlando Salza, trovato in un cpannone:disposta l'autopsia
13/02/2015 - 11:40

SUTRI – Resta avvolta dal giallo la morte di Orlando Salza, il 65enne di Sutri trovato da un amico disteso a terra nel capannone agricolo di sua proprietà, in località Vallicella. I carabinieri hanno accertato che a causare il decesso è stato un colpo d’arma da fuoco, partito da una vecchia e rudimentale pistola, forse costruita artigianalmente, di proprietà della vittima. Tuttavia, la posizione della ferita mortale, porta gli inquirenti a escludere il suicidio.

 

Le ipotesi più accreditate sono due: un colpo partito accidentalmente da quell’arma che Salva avrebbe usato in passato per macellare gli agnelli; oppure l’omicidio. Secondo quanto si è appreso, gli inquirenti riterrebbero più verosimile il colpo accidentale, tanto che lo hanno dato per molto probabile al figlio e al genero della vittima.

 

L’allarme è scattato intorno alle quattordici di ieri, quando un amico di Salza, Pietro Pollini, che da qualche tempo vive in un piccolo alloggio di due vani all’interno del capannone agricolo di proprietà della vittima, è rincasato. Non appena ha varcato il portene, ha scorto il corpo del 65enne disteso a terra, a pancia in giù. Ha immediatamente dato l’allarme al 112. Al centralista ha detto che il suo amico, probabilmente, aveva avuto un infarto. I carabinieri, a loro volta, hanno allertato il 118 che ha inviato sul posto un’ambulanza e stava per inviare un elicottero. Ma poco dopo è arrivato il contrordine: l’uomo era morto.

 

Circa un’ora e mezza più tardi, dopo l’arrivo del medico legale e del pubblico ministero Chiara Capezzuto, titolare dell’inchiesta, il cadavere di Salza è stato girato ed è stata scoperta la ferita mortale all'inguine. Il decesso, secondo il medico legale, sarebbe avvenuto alcune ore prima del ritrovamento. Probabilmente per dissanguamento. Il proiettile gli avrebbe reciso l'arteria femorale. Sul posto anche i tecnici della scientifica dei carabinieri, che hanno eseguito i rilievi di rito.

 

Poco dopo le diciotto, il pubblico ministero Capezzuto ha autorizzato la rimozione del cadavere, che è stato caricato su un carro funebre e trasportato nell’obitorio. Il magistrato ha disposto anche l’esecuzione dell’autopsia. L’incarico al consulente tecnico d’ufficio potrebbe essere assegnato entro oggi.

 

Salza, allevatore di pecore, era sposato, padre di due figli, una femmina e un maschio, entrambi sposati. La moglie Rosina, quando è stata informata dell’accaduto, è stata colta da malore, ma non ha voluto lasciare l’azienda agricola in cui è morto il marito.




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