ANNO 25 n° 117
Un memorial per Anna Maria Tartarella
Sabato 18 al Palamalè amichevole tra due rappresentative di giocatrici di serie A
04/05/2013 - 12:14

VITERBO – ''Un assist  per Nanny''. E’ il memorial di basket che le amiche di Anna Maria Tartarella hanno deciso di organizzare per ricordare la cestita viterbese scomparsa il 20 febbraio scorso a causa di un malattia che ha ''stoppato'' il suo straordinario percorso di vita e di sportiva.  E proprio per rendere onore a tutto ciò che è stata Anna Maria - dentro e fuori il parquet - le compagne di squadra si sono inventate sabato 18 maggio (alle 18) al Palamalè di Viterbo una partita di basket, lo sport a cui lei ha dato tanto e che le ha dato tanto, che vedrà contrapporsi due rappresentative di giocatrici di serie A, atlete che non l'hanno conosciuta direttamente ma che hanno sentito parlare di lei da chi l'ha conosciuta, altre giocatrici che ora fanno manager, allenatrici o altro ma che, da compagne o avversarie, hanno calcato con lei il rettangolo di gioco.

L'organizzazione del memorial ha poi trovato anche aiuti importanti. Il primo in Carlo Scaramuccia che ha contattato tutto l'Universo della Pallacanestro conosciuto. Il secondo  in due 'main' sponsor: Sozio Arredamenti e l'associazione BEATRICE per la prevenzione dei tumori al seno, ai quali vanno i nostri più sentiti ringraziamenti per la disponibilità e la sensibilità dimostrata.

''Avevano qualcosa di contagioso e di magico – dicono le amiche di Nanny - il suo sorriso, la sua gioia nello stare con gli altri, la sua disponibilità nei rapporti con le persone, fossero le compagne di squadra o i ragazzini a cui ha insegnato il basket o anche i colleghi e i normali cittadini che si rivolgevano a lei negli uffici della polizia municipale per un problema qualsiasi. E le persone che hanno avuto la fortuna di frequentarla per un po' di tempo non potevano non subire questo “contagio”. Anna Maria nonostante una malattia che lei stessa sapeva essere più forte, non ha mai smesso di lottare, come accadeva anche in un campo di basket, quando non si arrendeva mai alle sue avversarie, fossero anche le campionesse del mondo''.

Quindi il modo migliore per ricordare Nanny è un parquet e una palla a spicchi: ''Aveva qualcosa di speciale e se ne sono accorti tutti quelli che l'hanno conosciuta, le sue compagne e le sue avversarie per la sua  'tostezza' in campo, i suoi genitori, parenti, amici e colleghi per la sua simpatia, gioia di vivere e, soprattutto, per la sua determinazione o come si dice a  Viterbo “tigna” nel raggiungere i suoi obiettivi''. Le amiche di Anna Maria vogliono regalarle l’ultimo assist.




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