ANNO 25 n° 117
È morto in sala di rianimazione
Oggi l'incarico per l'autopsia che dovrà chiarire le cause del decesso di Lucidi
26/02/2016 - 10:24

VITERBO – Un intervento abbastanza semplice e frequente all’intestino (forse al colon), per curare la diverticolite, di cui il paziente soffriva. Ma dopo sarebbero arrivate delle complicazioni nell’uretere, abbastanza gravi da richiedere il trasferimento in rianimazione. Poi sarebbe collassato un rene, che è stato rimosso. Ma in seguito a questi interventi sarebbe arrivato il decesso, in sala di rianimazione.

 

Così, secondo quanto si apprende, sarebbe morto quattro giorni fa Giulio Lucidi, l’ex sindaco di Barbarano Romano. Un decesso che ha portato la Procura all’apertura di un fascicolo, con 11 medici dell’ospedale di Belcolle indagati, che sarebbero tutti del reparto di Chirurgia generale. Un’iscrizione nel registro degli indagati che è di prassi in questi casi, almeno in questa prima fase, per consentire ai medici di essere rappresentati negli esami.

 

I familiari di Lucidi hanno sporto denuncia attraverso i loro legali, Marco Marcucci e Matteo Moriggi, e oggi il pubblico ministero darà l’incarico al medico legale per eseguire l’esame autoptico, al quale parteciperanno sia il consulente dei famigliari di Lucidi sia quelli degli indagati.

 

Dagli esiti dell’autopsia, e dalla cartella clinica del paziente, ci si attendono indicazioni realistiche sulle cause del decesso. Ragioni naturali, oppure eventuali errori durante gli interventi che hanno compromesso organi vitali.




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