ANNO 25 n° 111
Consumi congelati nei prossimi mesi
Lo rivela un rapporto di Confcommercio Lazio: a Viterbo caleranno dell'1,1%

VITERBO – Consumi congelati anche nei prossimi mesi del 2014. A Viterbo si prevede un calo dell’1,1%, variazione media annua in termini reali per ciascuna famiglia. Spese pazze,quindi, addio. Ma anche lo shopping necessario, come la spesa al supermercato, è al palo. Nel Lazio, ancor più delle altre regioni d’Italia, si compra sempre meno e si spende poco, anzi pochissimo. E se questo è l’andamento di questi primi sei mesi del 2014, le previsioni sono tutt’altro che rosee, dal momento che la contrazione dei consumi subirà, nel corso di quest’anno, un ulteriore calo dell’1,1%.

E non andrà meglio nemmeno nel 2015. Un report della Confcommercio Lazio, che è stato presentato proprio in questi giorni, rivela che nel Lazio il calo continuerà con un andamento che non supererà lo 0,3%. L’analisi della variazione dei consumi in termini reali ha registrato un -1,1% (Viterbo -1,1%, Roma -1,1%, Rieti -1,2%, Latina -1% e Frosinone -1,1%).

Ma oltre alla possibilità di spendere, preoccupa anche la diversa percezione che i consumatori hanno della propria capacità di spesa. “A livello nazionale – è spiegato nel rapporto di Confocommercio - l'indice di disagio sociale MiO (Misery lndex Confcommercio) è passato dal 21,8% al 22; 1% (+0,3%). Nel Lazio, questa percentuale sale allo 0,5%, a causa della disoccupazione e della variazione percentuale dei prezzi di beni e servizi”.

Ne consegue che anche la spesa al supermercato si fa con molta attenzione, evitando sprechi. E se nel carrello si mette il minimo indispensabile, meglio non toccare l’argomento moda. Dire che i capi d’abbigliamento sono al palo sarebbe solo un eufemismo. Se la Federazione Moda Italia, solo nei primi due mesi del 2014, ha registrato un calo medio delle vendite nel settore del 4,39%, nel Lazio, nel solo nel mese di gennaio, il valore si attesta su 9,5%.




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