ANNO 25 n° 89
Grillo alle forze dell'ordine: 'Unitevi alla protesta'

ROMA - Beppe Grillo esorta le forze dell'ordine all'insubordinazione e ad unirsi alla protesta dei forconi. 'Vi chiedo di non proteggere più questa classe politica che ha portato l'Italia allo sfacelo, di non scortarli con le loro macchine blu o al supermercato, di non schierarsi davanti ai palazzi del potere infangati dalla corruzione e dal malaffare', scrive il leader del Movimento 5 Stelle in una lettera inviata al comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, al capo della polizia, Alessandro Pansa e al capo di Stato maggiore dell'Esercito italiano, Carlo Graziano.

'Le forze dell'ordine - prosegue Grillo - non meritano un ruolo così degradante. Gli italiani sono dalla vostra parte, unitevi a loro'. 'Nelle prossime manifestazioni - aggiunge - ordinate ai vostri ragazzi di togliersi il casco e di fraternizzare con i cittadini. Sarà un segnale rivoluzionario, pacifico, estremo e l'Italia cambierà. In alto i cuori'.

'Alcuni agenti di Polizia e della Guardia di Finanza a Torino - ricorda Grillo - si sono tolti il casco, si sono fatti riconoscere, hanno guardato negli occhi i loro fratelli. E' stato un grande gesto e spero che per loro non vi siano conseguenze disciplinari'. Il fondatore del M5S dà poi la sua interpretazione della protesta dei forconi. 'I disordini di ieri in tutta Italia sono per la maggior parte dovuti a gente esasperata per le sue condizioni di vita e per l'arroganza, la sordità, il menefreghismo di una classe politica che non rinuncia ad alcun privilegio, tesa soltanto a perpetuare se stessa'.

L'appello di Grillo è stato accolto da un coro di critiche da parte delle forze politiche, mentre piuttosto tiepida è stata la replica del ministro dell'Interno, Angelino Alfano. 'Gli uomini in divisa sono un presidio di legalità. Legalità che vuol dire garantire la libertà dei cittadini di manifestare le proprie opinioni senza violare le leggi e la libertà degli altri. Legalità vuole dire garantire le istituzioni, che non si toccano', afferma il responsabile del Viminale.

Molto più duro il commento di Danilo Leva, componente Pd in commissione Giustizia alla Camera. 'Invoca un colpo di stato con parole incendiare ed eversive - denuncia - Gioca solo allo sfascio: incitare alla rivolta è inaccettabile. Se pensa di coprire il vuoto di idee e di valori del suo partito cercando facile consenso, ha scelto la soluzione più lesiva per l'intero Paese'. 'Di cattivi maestri ne abbiamo già avuti, con le tragiche conseguenze del caso. Giocare al tanto peggio tanto meglio è una scelta vigliacca e criminale, fatta esclusivamente sulla pelle delle persone. Si tratta di parole che richiedono una condanna netta e decisa da parte di tutte le forze politiche', ha aggiunto Leva.

'La lettera di oggi alle forze dell'ordine è un salto di qualità nella politica di Grillo: per fortuna i destinatari della missiva sono persone serie e le respingeranno al mittente', commenta Pierferdinando Casini.

Gianfranco Librandi, deputato di Scelta Civica, sostiene: 'Nella lettera inviata oggi ai vertici delle Forze Armate e alle Forze di Sicurezza, Beppe Grillo evoca l'insurrezione e la lotta armata, gettando benzina sul fuoco senza tenere conto degli esiti imprevedibili che le sue parole possono avere'.

Fonte: Repubblica




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