ANNO 25 n° 117
Sigilli al depuratore del Comune di Cellere
Sequestrata anche un'area adiacente l'impianto

di Alessia Serangeli

VITERBO - Una segnalazione giunta dritta dritta negli uffici della caserma di via Cardarelli; le indagini. E il sequestro. Questa, in estrema sintesi, la cronaca di quanto avvenuto in quel di Cellere, finito da qualche tempo sotto la lente di ingrandimento degli uomini della Guardia di finanza che, giusto ieri mattina, hanno messo i sigilli al depuratore comunale.

Stando a quanto si è appreso, nonostante l’impianto fosse malfunzionante da ben tre anni, nessuno avrebbe mai provveduto a ripristinarlo. Meglio: sembra che, in passato, l’amministrazione avesse stretto un accordo secondo cui Talete Spa, qualora il Comune fosse entrato a far parte dell’Ato, si sarebbe fatta carico delle riparazioni. Solo che, poi, l’accordo era saltato. Insieme alle riparazioni.

Con la (prevedibilissima) conseguenza che, sebbene i liquami provenienti dalla rete fognaria passino attraverso il depuratore per essere scaricati nel torrente, non vengono filtrati. Il risultato? Lo sprigionamento di fetori nauseabondi.

E non finisce qui, perché, oltre al depuratore, ieri mattina i militari delle Fiamme gialle hanno sequestrato un’area limitrofa dopo il rinvenimento di un accumulo di rifiuti, sulla cui natura sarebbero in corso accertamenti.

Il Comune, adesso, ha dato mandato all’avvocato Roberto Fava di studiare il da farsi.

“E’ stato contestato l’articolo 674 c.p. (getto pericoloso di cose, in riferimento ai liquami non depurati, ndr) e il reato ambientale per lo scarico dei rifiuti”, ha spiegato il legale; aggiungendo che, comunque, “in entrambi i casi sono previste solo contravvenzioni”.

L’avvocato Fava, nella tarda serata di ieri, era ancora al lavoro per “esaminare come procedere”.

Essendo stato eseguito per “esigenze probatorie”, infatti, il legale era ancora indeciso sulla richiesta di dissequestro. “Non so ancora se presenterò l’istanza subito, certo è – ha ammesso in conclusione – che il Comune aveva già programmato specifici interventi di manutenzione per il corretto funzionamento del depuratore. Con il sequestro, i tempi non possono che allungarsi ulteriormente”.

Nota a margine. Per dovere di cronaca abbiamo provato a contattare il sindaco del paese, Leandro Peroni, con cui, però, non è stato possibile parlare.




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