ANNO 25 n° 89
Dieci anni dagli attentati dell'11 settembre
11/09/2011 - 04:00
di Alessandra Pinna

Era l’11 settembre del 2001 quando alle 8,46 New York si svegliava in un incubo. Le torri del World Trade Center, prima quella settentrionale poi quella meridionale, simbolo dell’economia della città, venivano annientate da due aerei.

Il volo American Airlines 11 decollato dall'aeroporto Logan International di Boston con 92 persone a bordo si schianta contro la Torre Nord del World Trade Center. Lo sgomento dei passanti, di fronte all'incredibile scena del grattacielo perforato, diventa terrore quando alle 9,03, le telecamere di tutto il mondo riprendono in diretta il volo United Airlines 175 decollato da Boston mentre si schianta contro il grattacielo sud.

La consapevolezza che il primo schianto non è stato un incidente aereo ma un vero e proprio attacco paralizza gli spettatori: tutte le trasmissioni televisive e radiofoniche si interrompono per dare spazio a quello che è stato poi definito ‘’l’attacco all’occidente’’. Un attentato di immane significato simbolico, non solo per l’America, ma per tutto il mondo.

E mentre il centro di Manhattan diventa uno scenario apocalittico, il volo dell’American Airlines, decollato dall’aeroporto Dulles di Washington, si schianta nella facciata ovest del Pentagono. L’America, quella nazione intoccabile, sicura ed efficiente era caduta nella rete dei terroristi di Al Qaeda, diventando in pochi minuti, fragile.

Foto e filmati che hanno fatto il giro del mondo riprendono lo spettacolo agghiacciante delle persone affacciate alle finestre del World Trade Center mentre cercano di mettersi in salvo. Figure che si lanciano nel vuoto generano sgomento e commozione allo stesso tempo. Poi il fumo, la polvere e gli abitanti della zona che fuggono nella direzione opposta del WTC e cercano riparo: le torri si accasciano al suolo, l'una dopo l'altra. Le torri gemelle non esistono più.

A fare da sfondo alla tragedia c’è solo il fumo che si innalza nello skyline cittadino e il suono assordante delle sirene dei mezzi di soccorso che cercano invano di salvare più vite possibili.

Pochi minuti dopo il crollo delle torri un quarto aereo si schianta a Tonycreek, contea di Somerset (Pennsylvania), poco distante da Washington.

Tremila vittime, 343 vigili del fuoco e 60 poliziotti morti durante le operazioni di soccorso, quattro aerei dirottati su altrettanti obiettivi. Questo il bilancio di una giornata di settembre che resterà nelle pagine della storia.

Oggi, a distanza di 10 anni, sono state organizzate numerose iniziative per ricordare l’attacco terroristico ed è di ieri (10 settembre) la notizia di una lettera di Benedetto XVI all'arcivescovo di New York, Timothy Dolan Benedetto XVI nella quale dichiara: ‘La tragedia di quel giorno - si legge nella lettera invia dal Pontefice - è aggravata dalla pretesa degli attentatori di agire in nome di Dio. Ancora una volta – continua Benedetto XVI -, deve essere inequivocabilmente affermato che nessuna circostanza può mai giustificare atti di terrorismo’’.

Alle ore 20, le luci del Colosseo verranno accese per esprimere la partecipazione della capitale al lutto del popolo americano.

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