ANNO 25 n° 111
Chiusura Erinna: La violenza non ha colore politico
Interviene la presidente dell'Associazione Anna Maghi
12/07/2011 - 11:18

Riceviamo e pubblichiamo:

Mi dispiace, visto che non siamo mai entrate in polemica con le istituzioni, più per mancanza di tempo che per volontà, dover dire che il signor Meroi ha rilasciato delle dichiarazioni ambigue in quanto:

1. I 30.000 euro che sta erogando la provincia sono quelli del 2010, che erano in bilancio per il contributo al centro antiviolenza e che non volevano darci tanto è che per averli, visto che Erinna per il 2010 si era impegnata nell’accoglienza alle donne, si è dovuta fare la manifestazione del 14 febbraio 2011.

2. Alla manifestazione sono seguiti due incontri con il signor Meroi (fine febbraio e marzo 2011) che ci comunicava l’intenzione di mettere a bando il contributo per dare alle donne ospitalità, che noi non avevamo il requisito dell’ospitalità. Abbiamo risposto che senza finanziamento non si può avere il requisito dell’ospitalità…… se ci avessero dato il finanziamento adeguato i nostri requisiti sarebbero stati più che adeguati. Il presidente ancora era vago sull’entità del finanziamento del 2010 e abbiamo dovuto attendere per avere sicurezza di rientrare del contributo per l’anno trascorso. Le dichiarazioni alla stampa del signor Meroi , a seguito della sua visita al Centro, ci sembrarono segno di una prospettiva di civile e costruttiva collaborazione – sempre rispetto al tema della violenza alle donne.

3. La convenzione non è scaduta, come da clausola di convenzione è stata rinnovata nel 2009. Ci è stato comunicato con una lettera, giunta a noi il 15 giugno 2011, che la provincia recedeva dalla convenzione a partire dal 01/01/2011. La convenzione scadrà, naturalmente, nel febbraio 2012. Il bando ancora non è uscito, che senso ha lasciare un “buco” per il 2011? È così che si ha” interesse per il beneficiario”? Se poi la vogliamo chiamare beneficiaria sarebbe meglio.

4. Non abbiamo mai obiettato alla decisione di fare un bando, lo riteniamo legittimo, però mi pare utopistico pensare di avere una casa rifugio per ospitalità con € 40.000. Un centro con ospitalità non può avere un budget inferiore a € 250.000. Basta fare due conti (affitto, personale, mangiare, necessità di spese per i minori che sono con le madri…). Noi abbiamo tentato di spiegarlo, ma vedo che non è stato recepito, se poi si vogliono fare le nozze con i fichi secchi a spese delle donne si faccia pure. Forse è una novità del bilancio appena votato perché non mi pare che ci fossero due finanziamenti differenziati e non mi pare neanche che la regione dia € 40.000, ma da notizie che ho di una decina di giorni fa mi sembra siano 20.000…. per l’ospitalità… il resto lo dovrebbe mettere la provincia!

5. Non so come possano asserire spudoratamente il falso: l’assessore Bianchini sottolinea, che “i fondi sono stati dati alla buona.. senza vedere se sul territorio esistono altre realtà…” non so dove fosse l’assessore nel 2006, può andare a trovare le carte che documentano la ricerca che ha fatto la provincia prima di stipulare la convenzione con noi. Noi, e non ci risulta nessun’altra associazione contro la violenza alle donne l’abbia fatto, chiedemmo l’ennesimo aiuto. Fummo accolte e attendemmo che la ricerca per verificare l’esistenza sul territorio di altre analoghe associazioni, ricerca fatta anche sulle liste delle associazioni iscritte all’albo della regione Lazio, fosse completata per avere una risposta positiva. Per far capire: tutto iniziò nel maggio 2005 e si concluse nel febbraio 2006.. pensate siano stati dati alla buona?

6. Erinna ha deciso con un’assemblea sofferta di sospendere l’attività a nuove accoglienze. L’ha comunicato alla stampa, proprio perché non ha protettori politici e non ha cercato, mai, scorciatoie. La violenza alle donne non ha colore politico. Oggi sembra, dalle dichiarazioni del signor Meroi, che abbia qualche tinta. Noi come singole donne, operatrici, volontarie possiamo avere il colore che più ci piace e credo nessuno possa opinare il contrario, ma la violenza alle donne è un crimine che riguarda tutta la comunità e quello che è nato, esploso, intorno alla nostra decisione ci dà ragione della metodologia di lavoro, sia nella trasmissione culturale, sia nell’accoglienza alle donne, cioè donne che si mettono in relazione con altre donne, osservando i principi fondamentali delle Raccomandazioni Internazionali riguardo la gestione dei Centri Antiviolenza e Case delle donne.

Erinna ringrazia tutte e tutti coloro che si sono così manifestati per il Centro Erinna, non per un centro purché sia. Se poi le forze di opposizione si coordinano così in fretta, spontaneamente e all’unisono forse chi governa ha fatto un errore.

Anna Maghi – presidente associazione Erinna

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