ANNO 25 n° 120
Bigiotti: ''Il primo passo per un ampio progetto di valorizzazione''
Il sindaco di Bagnoregio spiega l'introduzione del biglietto
03/04/2013 - 04:00

di Alessandra Pinna

VITERBO – In principio furono Venezia, Firenze,Verona e Ravenna. Un ticket d’ingresso di pochi euro, tra i due e i cinque, per costituire un fondo che coprisse le spese di restauro e vigilanza delle opere d’arte delle ‘’città museo’’.

Da ieri si pagherà un biglietto di tre euro anche per visitare Civita di Bagnoregio. La decisione è stata presa dal sindaco Francesco Bigiotti, con lo scopo di salvaguardare l’antico borgo e reperire fondi soprattutto per arginare il pericolo di frane.

Il colle su cui sorge il paese è a rischio per via della continua erosione dei due torrenti che si trovano nelle valli sottostanti; il resto lo fanno la pioggia e il vento. Il paese si sta inesorabilmente sgretolando e non è solo per evocare suggestioni che Civita di Bagnoregio è conosciuta in tutto il mondo come ''la città che muore'', così come la chiamò anche Bonaventura Tecchi.

''L’iniziativa del ticket d’ingresso a Civita – ha spiegato il sindaco Francesco Bigiotti – fa parte di un progetto più ampio che andrà a valorizzare le nostre bellezze. Dopo l’allarme lanciato dai geologi del ‘Museo geologico e delle frane’, ho deciso mettere in campo questa soluzione in modo da utilizzare i proventi per poter effettuare gli interventi più urgenti di consolidamento delle pareti. Parliamo di un costo irrisorio, 3 euro a ingresso, ai quali verrà decurtato un euro per la gestione che andrà alla Pro Loco, e calcolando - continua il primo cittadino - che ogni anno i turisti che visitano Civita sono circa 230mila, contiamo di ricavare una buona somma’’.

‘’L’accoglienza - spiega ancora il sindaco - sarà curata dalla Pro Loco grazie a un punto informazioni all’interno del quale si potranno acquistare i biglietti. Il progetto di valorizzazione prevede anche l’eliminazione delle barriere architettoniche grazie a un collegamento, tramite auto elettroniche, dal parcheggio fino all’ingresso del paese, attraversando tutto il lungo il ponte sospeso tra il calanchi’’.

Alla domanda sulla possibile istituzione di un conto corrente sul quale i residenti possano versare volontariamente una somma in favore di Civita, il sindaco dichiara categorico: ‘’Bagnoregio è uno dei paesi della Tuscia con una delle aliquote più basse di Imu, in quattro anni non abbiamo aumentato le tasse e il momento di forte crisi economica che stiamo attraversando mi impone di non pretendere alcuna somma. Perciò non chiederemo un solo euro ai nostri cittadini’’.

‘’E’ ovvio che gli abitanti di Civita e i loro parenti – precisa però Bigiotti - potranno entrare senza pagare alcun biglietto. Il ticket sarà soltanto per turisti e visitatori che, on tre euro potranno visitare tutta la ‘città che muore’, accedere al Museo delle frane e ricevere una cartina informativa sul paese’’.

A poche ore dalla sua pubblicazione la notizia ha fatto il giro dei social network, con numerose condivisioni e commenti.

‘’Ci sono stata per Pasquetta – commenta un’utente viterbese – e c’era più gente lì che da noi a Santa Rosa. Quello che c’è da vedere vale molto più dei 3 euro del biglietto. Io – conclude - contribuisco senza battere ciglio’’.

‘’Sì, è vero, il Comune di Bagnoregio ha sempre gestito tutto molto bene e questo contributo è assolutamente necessario – scrive una guida turistica dalla sua pagina fb - Il confronto con Viterbo effettivamente sorge spontaneo, ma Viterbo è anche molto più grande e più complicata da gestire. Ma continuiamo a mettercela tutta per cambiare le cose!’’.

A questi, però, si aggiungono anche commenti negativi sull’iniziativa: ‘’tra poco ci faranno pagare anche l’aria’’ o ‘’non è una buona idea perché molte famiglie, in questo momento, non possono permettersi di spendere anche 3 euro a testa per visitare un paese’’.

Insomma, a giudicare dai primi commenti sui social, la maggior parte delle persone è favorevole al ticket ma adesso bisognerà attendere le reazioni dei tour operator e degli stessi turisti .

E allora, come diceva il buon Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea: perché spendere 13 euro per ammirare la Sagrada Familia a Barcellona, 3 euro per Santa Maria Novella e Santa Croce a Firenze, 3 euro per entrare nella Cappella del Signorelli a Orvieto, 5 euro osservare la cupola del Sacro Cuore a Parigi e 8 euro per visitare il Duomo di Siviglia e non 3 euro per Civita di Bagnoregio?

A voi l’ardua sentenza.

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