ANNO 25 n° 115
Indagini della procura della Repubblica
Il sindaco Marini chiede a Meroi la costituzione di una commissione d'inchiesta
05/01/2013 - 04:00

VITERBO - Un fascicolo di atti relativi all'emergenza arsenico è stato aperto dalla procura della Repubblica di Viterbo. Le indagini, ancora a livello preliminare, coordinate dal pubblico ministero Massimiliano Siddi, sono scaturite da una serie di esposti presentate da vari cittadini e associazioni. Al momento, secondo quanto si è appreso, non ci sarebbero indagati né sarebbero stati ipotizzati reati.

Pochi giorni prima che scoppiasse lo scandalo dei fondi al gruppo consiliare Pdl alla Pisana, che portò all'arresto dell'ex capogruppo Franco Fiorito, il magistrato aveva convocato nel suo ufficio la governatrice del Lazio Renata Polverini, ma l'audizione fu rinviata perché proprio in quei giorni la presidente della si ricoverò in ospedale per l'asportazione di un tumore alle corde vocali. La presidente avrebbe dovuto illustrare gli atti compiuti dalla giunta regionale per evitare che circa 200mila residenti della provincia di Viterbo (800mila in tutto il Lazio) restassero senza acqua potabile.

Poi la situazione alla Regione Lazio precipitò, la Polverini si dimise e l'incontro con il dottor Siddi non c'è più stato.

Tuttavia, la governatrice non avrebbe avuto granché da dire. Lo stanziamento di 24 milioni di euro per installare 51 impianti di dearsenificazione negli acquedotti viterbesi è infatti arrivato tra la fine di ottobre e i primi di novembre. Tanto che lo stesso assessore agli Enti locali Giuseppe Cangemi, dovette ammettere che, pur accelerando al massimo i tempi burocratici, gli impianti non avrebbero potuto entrare in funzione prima della prossima estate.

Intanto, il sindaco di Viterbo Giulio Marini ha sollecitato al presidente della Provincia Marcello Meroi la costituzione di una commissione d'inchiesta sull'emergenza arsenico. Secondo Marini si tratta di un'iniziativa indispensabile per chiarire le responsabilità e rispondere alla ridda di accuse che piovono indiscriminatamente sugli amministratori pubblici.

La Talete Spa e la Provincia di Viterbo, inoltre, hanno chiesto al Prefetto Antonella Scolamiero la costituzione di una unità di crisi per affrontare l’emergenza arsenico sul territorio provinciale.



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