ANNO 25 n° 89
Arsenico - Marini risponde a Rienzi: ''Il sindaco è solo sogetto attuatore''
18/12/2012 - 18:18

Riceviamo e pubblichiamo la risposta del sindaco di Viterbo Giulio Marini al presidente del Codacons Carlo Rienzi:

''Ho appreso dalla stampa quanto dichiarato ieri dal presidente Codacons Rienzi, in occasione della conferenza nella sede viterbese. Le sue affermazioni non mi risulta coincidano con quanto da me riportato durante la nostra conversazione telefonica di ieri mattina. Quella di Rienzi è una versione inesatta e incompleta. Ho chiamato per motivare la mia assenza all'incontro. Assenza dovuta ad una concomitante riunione che non mi coinvolgeva personalmente, ma vedeva presenti rappresentanti dell'ATO, dell'Ausl, della Provincia e dell'Istituto Superiore di Sanità per trattare la questione arsenico e, nel particolare, valutare le opportune decisioni da prendere a breve termine.

A tale riunione non era prevista la mia presenza, in quanto le decisioni legate alle azioni da portare avanti relativamente all'arsenico vedono il sindaco come soggetto attuatore. Il sindaco esegue quanto concordato dagli organi istituzionali preposti. E questo è quanto spiegato telefonicamente al presidente Rienzi. Ma ho aggiunto dell'altro, un quesito suffragato da una logica considerazione, legata alla riunione degli organi sanitari, della Provincia e dell'Ambito Territoriale: cosa annunciare alla conferenza stampa Codacons se, nello stesso momento, in altra sede, competenti organi stanno discutendo e decidendo con quali criteri e con quali strumenti affrontare la problematica? Non mi sembra opportuno intervenire. Punto.

Il tutto è stato ribadito un paio di volte durante la stessa conversazione telefonica. Ma tant'è che il presidente Rienzi ha preferito riportare pubblicamente una versione dei fatti che non corrisponde a realtà, ma che fa sicuramente più notizia e, indubbiamente più comodo. A parte alcune espressioni che definisco di pessimo gusto e in alcuni casi molto scorrette, al presidente del Codacons che, ironizzando sulla mia persona, si rivolge al pubblico domandando “dove lo avete trovato?”, voglio ricordare che i miei concittadini non mi hanno “trovato”, mi hanno votato.

Il 63,2% della città ha riposto in me la propria fiducia. A parte questa precisazione, mi preme aggiungere che il Comune di Viterbo, in ottemperanza alle indicazioni promanate dalla Regione e dalla Ausl per la tutela della salute pubblica, ha tempestivamente emanato ordinanze di divieto di utilizzo, come bevanda abituale, dell'acqua erogata dall'acquedotto nelle zone in cui la concentrazione di arsenico risultava superiore ai limiti consentiti. Successivamente ha provveduto all'installazione di dearsenificatori e di casette dell'acqua.

Il Comune di Viterbo, come del resto tutti gli altri interessati dal problema arsenico, attende azioni risolutive da parte della Regione. Una prima parte è stata finanziata, una seconda fase si sta concretizzando: la stessa Regione Lazio ha finanziato ed è in procinto di appaltare i lavori, quelli destinati a risolvere la problematica arsenico delle fonti di approvvigionamento idrico con concentrazione compresa tra i 10 e i 20 microgrammi per litro.

Con prospettiva ancora più immediata, tanto per ritornare alla riunione di ieri mattina, quella che ha visto intorno al tavolo le già menzionate realtà sanitarie e istituzionali, ci sono già delle novità: l'incontro tecnico in programma per venerdì prossimo, direttamente in Regione che vedrà presenti anche i rappresentanti dei vari comuni. In tale riunione l'ente regionale fornirà informazioni e dati necessari in vista dell'imminente scadenza dei decreti di deroga per arsenico. Ma non sarà l'unica riunione sul tema. Una seconda è inoltre in programma per venerdì 28 dicembre in Provincia. Stesso discorso. Si continuerà a lavorare sulle azioni necessarie per il superamento dell'emergenza arsenico. In qualità di sindaco, sono stato convocato per entrambi gli incontri. Interverrò come tutti gli altri colleghi per continuare a lavorare su questa problematica e attuare, di conseguenza, quanto indicato e disposto dalla Regione e dall'Istituto Superiore di Sanità''.

Il sindaco di Viterbo Giulio Marini



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