ANNO 25 n° 117
''Somministrare acqua con arsenico è un attentato alla salute dei cittadini'
Alcuni consiglieri di minoranza tornano a chiedere spiegazioni al sindaco Olivieri
21/12/2012 - 04:00

VITERBO – Arrivano a chiedere le dimissioni del sindaco Nicola Olivieri perché ritengono “la somministrazione di acqua con arsenico un attentato alla salute di tutti i cittadini ed una frode”.

Così, scrivono in una nota (adesso diventata manifesto, v. foto) i consiglieri di minoranza del Comune di Vitorchiano Sante Fabbri, Raffaele D’Orazi e Massimiliano Baglioni, aggiungendo che “l’acqua dall’impianto Zilio esce perfettamente purificata”. Il dubbio che hanno i tre consiglieri è che 'l’acqua sia stata artefatta volontariamente” e, per questo, chiedono “spiegazioni immediate da parte dei responsabili degli uffici comunali preposti al controllo e del sindaco, che invitiamo alle dimissioni”.

“Somministrare acqua con arsenico dopo che dall'impianto Zilio esce perfettamente purificata – incalzano nella nota - è un attentato alla salute di tutti i cittadini e una frode; se non addirittura una truffa dal momento che a fronte di 420mila euro spesi per risolvere il problema si debba comunque bere acqua con altissimo contenuto di arsenico”. Fabbri, D’Orazi e Baglioni, in conclusione, esortano “le forze dell'ordine e la Ausl ad intervenire quanto prima a tutela della legalità e soprattutto della salute e dell'incolumità di tutti i cittadini di Vitorchiano”.

L’argomento “arsenico”, in quel di Vitorchiano, è caldissima, tanto da far scomodare Jimmy Ghione, con le telecamere di “Striscia la notizia” al seguito. Ad invitare il tg satirico più famoso del Belpaese ad occuparsi della questione erano stati i residenti, per capire perché debbano continuare a pagare la bolletta dell’acqua nonostante sia in vigore un’ordinanza di non potabilità firmata dal sindaco”. “Oltre al danno anche la beffa – avevano detto il 23 novembre al microfono di Ghione - le bollette le dobbiamo pagare comunque’’. E, in questo contesto, va anche detto – come sottolineano i tre consiglieri nella nota - che a Vitorchiano il dearsenificatore c’è eccome.

“Sono stato obbligato – aveva spiegato Olivieri alle telecamere di Striscia - ad emettere l’ordinanza di non potabilità perché mancano i requisiti di legge. Manca, infatti, il certificato di idoneità e qualità dell’acqua che deve essere rilasciato dalla Asl. Purtroppo i tempi sono lunghi, si parla di circa un anno per ottenere quel documento. Ma l’idoneità e la qualità dell’acqua – ha puntualizzato più volte il sindaco – sono diverse dalla non potabilità. L’acqua, lo ripeto, si può bere. I parametri sono tutti nella norma, così come il livello dell’arsenico che è addirittura sotto il livello medio, ecco perché le bollette si continuano a pagare”.

Nel frattempo, come ormai noto, dall’inizio del prossimo anno non solo l'acqua non sarà più potabile in 34 comuni, ma non esisterà più un'autorità responsabile dei controlli sugli acquedotti. Traduzione: nessuno potrà più verificare se l'arsenico nell'acqua sfonderà il tetto di 10 milligrammi/litro fissato dall'Unione Europea. Una doppia emergenza cui il mondo politico locale e le istituzioni sembrano del tutto indifferenti, concentrati come sono sulle prossime scadenze elettorali.



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